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Into Prealps - Percorsi gravel bike sui Colli Berici, l'Altopiano di Asiago e le Piccole Dolomiti Vicentine

Bike Adventure

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Storie e testimonianze

Moreno ci racconta la sua Autumn Into Prealps

20 Novembre 2023 by Roberto 1 Comment

Era già da qualche settimana che tenevo d'occhio il meteo per fare un'ultimo giro in bikepacking approfittando di temperature ancora gradevoli, e la scorsa settimana abbiamo deciso che si poteva partire.

Di solito vado solo, ma questa volta mio nipote ha deciso di accompagnarmi e di avvicinarsi al mondo del cicloturismo. Avendo già fatto il percorso Spring e Summer Into Prealps (purtroppo non concluso) conoscevo già la zona e la bellezza dei luoghi attraversati, abbiamo deciso di partire e percorrere Autumn Into Prealps in 2 tappe:

  1. Vicenza - Valli del Pasubio 80 km 1200 dsl pernottando alla Locanda Belvedere
  2. Valli del Pasubio - Vicenza 62 km 1700 dsl

Le nostre bici erano una Monstercross e una MTB, entrambe con gomme da 29 x 2.25 e dotate di varie sacche.

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Primo giorno - Vicenza - Valli del Pasubio

Poco prima delle 10.30 siamo partiti dalla piazza di Vicenza con una giornata che sembrava promettere bene, cielo sereno e temperature tiepide che poi sono aumentate permettendoci di pedalare spesso in maniche corte pur essendo novembre.
La prima parte del giro è quasi tutta pianeggiante su argine dei fiumi con le montagne che si avvicinano sempre più, ma con un fondo che non permette di tenere velocità di crociera elevate, forse anche per colpa delle piogge cadute nei giorni precedenti.
Panorami che cambiano ci si infila in mezzo a boschi, al fianco di canali e poi si comincia a salire, prima su asfalto e dopo poco su belle ghiaiate che a tornati salgono sulla montagna tra alberi che stranamente sono ancora verdeggianti.
Dopo aver attraversato qualche piccola borgata la strada comincia a scendere ma il tramonto si avvicina e comincia a fare freschino… Arriviamo alla Locanda Belvedere che sta facendo buio infreddoliti ma contenti per la bella giornata.

Secondo giorno - Valli del Pasubio - Vicenza

Dopo un'ottima cena, una buona dormita e un'abbondante colazione la domenica mattina prima delle 9.30 siamo partiti verso Recoaro Terme. Il cielo e temperature oggi sono tipicamente autunnali e la strada parte subito in salita. Dopo un paio di tornanti ci cominciamo a scaldare e con la fine dell'asfalto anche il paesaggio diventa tipico di questa stagione con i suo colori caldi e le foglie a terra. Salite e discese si susseguono seguendo tratti dell'Ortogonale 1 attraverso piccole borgate, Recoaro Terme e tratti pianeggianti in mezzo ai boschi dove però con le bici cariche bisogna fare molta attenzione alle rocce nascoste dalle foglie e rese molto scivolose dall'umidità.
Poco dopo le 12 giunti in località Faedo (chiesa) decidiamo di ristorarci nella bruschetteria a fianco che si rivelerà ottima per servizio e cibo. Consumiamo il nostro pasto scambiando chiacchiere con gli altri clienti sempre curiosi su dove stiamo andando e ripartiamo verso la parte finale, la più bella con pascoli e colline che scemano verso la pianura con il sole che sì è ripreso tutto il cielo.
Ma ahimè convinti di essere quasi arrivati si presenta ancora una salita che fa' subito intuire la sua durezza (fondo cementato grezzo e tratturo nella parte finale) che ci riporta poco sopra a Vicenza. Seguiamo la traccia fino alla piazza da dove siamo partiti e ci concediamo una fetta di torta con cioccolato in tazza.

Un grazie a Roberto per aver tracciato questo e gli altri percorsi e sempre disponibile a dare info e consigli.

Moreno Conti

Il primo finisher della Cavalcata delle grandi valli vicentine è Riccardo!

26 Giugno 2023 by Roberto 2 Comments

Abbiamo posto qualche domanda a Riccardo Maffini, il primo finisher del percorso la Cavalcata delle grandi valli vicentine. Un percorso decisamente duro, poco più di 100 km con dislivello di 2600 metri, non pochi visto che parliamo di percorsi misto asfalto sterrato con alcuni passaggi impegnativi.
La nostra filosofia di evento permanete e gratuito, non ci permette di sapere con certezza se Riccardo sia stato il primo a percorrere questa traccia, quello che sappiamo però è che è stato il primo di cui abbiamo conoscenza. E ora passiamo alle domande!

Bene Riccardo, da quanto vai in bicicletta e in particolare in gravel bike?

Vado in bicicletta da poco prima che iniziasse il covid, ho 37 anni e la passione mi è venuta tardi, nonostante in casa ci sia sempre stata ma mai inculcata, è diventato il mio diversivo alla quotidianità ed un ottimo alleato contro lo stress. Ho iniziato con la bici da corsa per poi passare anche alla Mtb ma purtroppo un brutto infortunio al ginocchio facendo enduro mi ha fatto dirigere verso una gravel, anche per non stare fermo durante i mesi invernali. Ho iniziato infatti ad ottobre 2022 ed è stato subito amore, grazie alla mancanza di stress prestazionale, quindi qualche mese direi.
Ad oggi quindi questo era il primo “viaggio” che sforava le 3 ore ed i 1000 metri di dislivello.

Ti ricordi come hai scoperto Into Prealps?

Mi ricordo di aver scoperto qualche mese fa la traccia della cavalcata su Facebook in un articolo sponsorizzato della pagina Into Prealps e sinceramente ho visionato all’ultimo il sito intero, scoprendo altre tracce che metterò in agenda sicuramente per più avanti, perché sono veramente ben fatte e la scelta mette in imbarazzo per la quantità e per la varietà di percorsi.

Cosa ti aspettavi da questo percorso per quanto riguarda i luoghi toccati e le tue aspettative sono state soddisfatte?

Non avevo grosse aspettative non conoscendo le zone (pur essendo di Padova) per cui ho trovato il percorso molto divertente e sinceramente non cambierei nulla, metterei solo un accento sulla tecnicità di alcune discese che non sono da sottovalutare, pur affrontandole con un copertone mediamente tassellato da 40. Prossima volta (ma solo per mia mancanza di gamba) metterei una cassetta un po’ più generosa avendo un monocorona da 42 con un 42 posteriore… la salita sull’asfalto ed un paio di muretti al 18% mi hanno costretto a godermi un po’ di più il paesaggio, e meno male direi.. mai scelta più saggia!

Che zone ti sono piaciute di più e in cosa potrebbe essere migliorato il percorso e la presentazione sul sito?

Mi trovo in imbarazzo a dire quale sia stato il tratto che ho preferito, perché ogni luogo a modo suo è stato emozionante, sia i tratti di salita asfaltata che non mi hanno fatto mancare la bici da corsa, che le discese su prato immerso nei boschi, gli scenari lunari sul monte con la madonnina e i vigneti, che le piccole Contrade dove sono tornato bambino, circondati da ragazzini che raccoglievano fragole di bosco, o i pascoli con le mucche e gli yak, per non parlare del tratto di ortogonale ricca di storia, cartelli e luoghi vissuti da chi non viveva proprio il periodo migliore della propria vita, con l’incombenza del nemico alle spalle e i colpi di mortaio a risuonare nelle orecchie. Bellissime le fontanelle con i pesci Rossi grossi come una trota o le lunghe discese in asfalto percorse a 60 km/h per dimenticare la fatica delle lunghe ma costanti salite sotto il sole, insomma bellissima traccia per scoprire una zona che se non avessi percorso in bici non avrei mai conosciuto.

Per concludere faccio i miei complimenti (rammaricandomi che non esiste simile organizzazione nella zona dei Colli Euganei) per la formula stupenda che hai ideato della traccia permanente e della vasta scelta anche stagionale dei percorsi, che permette veramente a tutti ed in qualsiasi momento di godersi la bellissima zona delle prealpi, visto che non tutti hanno il sabato e la domenica per utilizzare la bicicletta, che rimane comunque il mezzo più democratico che esista!
Di nuovo complimenti sia per la traccia nello specifico, ma soprattutto per l’energia e l’impegno profuso per il progetto Into Prealps, veramente degno di lode, bravo!

Per finire, nello specifico, la grande cavalcata è un percorso fattibile si in 8/10 ore, che necessita però di consapevolezza. Può diventare veramente una sorta di viaggio fuori e dentro di sé, se affrontato da soli ti mette a nudo e niente come un’esperienza del genere ti espone alla grandezza della natura e dello spirito. È stata fondamentale la scelta di gestire le energie nonostante i tanti punti per un possibile ristoro quindi di questa giornata non cambierei proprio nulla anzi, la rifarei ancora e ancora magari cambiando stagione per vedere come cambia lo scenario al mutare del tempo, bravo Roberto se non si fosse capito sono proprio entusiasta ed ultimi ma non ultimo, questa è stata la scintilla per provare qualcosa di più lungo, magari di qualche giorno, magari proprio la traccia che hai ideato, quella del Grand Tour!
Per cui non mi rimane che ringraziarti per aver dato voce ad un pensiero, ad un emozione che aspettava solo di poter essere tirata fuori! “Ne veloce ne piano, ma lontano” per aspera ad astra.

Alvise ci racconta il suo Spring Into Prealps

9 Maggio 2023 by Roberto Leave a Comment

Qualche settimana fa Alvise ha seguito la traccia Spring Into Prealps, sentiamo dalla sua “voce” com’è andata.

Bene, Alvise, raccontaci chi sei e come sei arrivato alla bicicletta.

Mi chiamo Alvise e ho 28 anni, da qualche anno ho scoperto che la bici è un ottimo mezzo per scoprire posti nuovi ed esplorarli in modo diverso, anche vicino casa.

Perchè hai scelto proprio la gravel bike per i tuoi cicloviaggi?

Trovo la strada un luogo troppo pericoloso per chi va in bici mentre la mountain bike troppo lenta per esplorare territori vasti con uscite di pochi giorni. La bici gravel unisce i pregi (ma anche i difetti) di entrambe le tipologie di bici e per questo la preferisco.

Perchè hai deciso di percorrere la traccia di Spring Into Prealps? Da dove sei partito?

Con un caro amico abbiamo deciso di intraprendere questo percorso ritenendolo adeguato alle nostre capacità. Conoscendo già un po’ di altipiano dei sette comuni eravamo curiosi di scoprirne altri luoghi.

Quindi siamo partiti dalla stazione di Mestre con le nostre bici in direzione Bassano del Grappa, prevedendo di passare la notte ad Asiago, di poco fuori traccia, per poi riprenderla completando il giro così come era stato pensato.

Cosa ti aspettavi da questo percorso? Le tue aspettative sono state soddisfatte?

Avventura, paesaggi mozzafiato e quel tanto di fatica che ti fa godere maggiormente ristori e pause. E si può dire che abbiamo pienamente ottenuto il risultato!

Cosa ti è piaciuto di più e cosa secondo te potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula?

Ho apprezzato i meravigliosi luoghi dell’altopiano e soprattutto le due “scale” per raggiungerlo: da un lato la salita di Pedescala, dall’altro la discesa parallela al fiume Brenta; entrambe libere dal traffico che altrimenti avrebbe rovinato l’itinerario.
Segnalare la presenza di fontane lungo il percorso sarebbe di certo un migliorativo alla traccia!

Raccontaci qualche situazione particolare o divertente che ti è capitata durante il percorso.

Sicuramente l’inseguimento da parte di un cane agguerrito nel mezzo delle malghe dell’altipiano ci ha spronato a spingere più forte in quel momento.

Pensi che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?

Penso di si, mi sembrano percorsi adatti ad essere intrapresi da gruppi ristretti di persone appassionate ed avventurose.

Pensi che creare delle date prefissate (no eventi ma ritrovi dove si parte insieme), per alcuni dei percorsi di Into Prealps, possono essere una buona idea?

Per i percorsi più brevi secondo me potrebbe essere un’ottima idea, mentre per quelli più lunghi e difficili forse bisognerebbe distinguere i partecipanti anche per livello atletico.

Hai qualche suggerimento per migliorare la formula, il progetto o/e la traccia che hai seguito?

Mi piacerebbe che questi itinerari avessero maggior diffusione, magari tramite la rete dei vari meccanici e rivenditori di biciclette, noi personalmente lo abbiamo scoperto tramite social network. Per quanto riguarda la traccia è stata praticamente perfetta, eccezion fatta per un punto vicino alla cava prima di Cesuna.

Moreno ci racconta la sua Spring Into Prealps autunnale

31 Ottobre 2022 by Roberto 2 Comments

Moreno non è un ciclista di “primo pelo”, molti anni di attività in tutte le discipline della mtb e ora il cicloturismo. Ha scoperto per caso il progetto Into Prealps e il 1 Ottobre ha deciso di seguire la traccia Spring Into Prealps, che partendo da Bassano del Grappa entra nella Valle dell’Astico e sale sull’Altopiano di Asiago.
Gli abbiamo posto alcune domande, ecco cosa ci ha risposto.

Ciao Moreno, presentati e raccontaci un po’ di te e della tua esperienza di ciclista e cicloturista.

Ciao, mi chiamo Moreno e pratico ciclismo dal lontano 1981 principalmente fuoristrada, con le mtb e quasi tutte le sue varianti.
Ho iniziato con le gare di XC, passando per l’enduro, il Downhill per poi scoprire più avanti la single speed. Ho poi cavalcato le prime gravel per poi muovere i primi passi da cicloturista.

Percorso gravel bike a Vicenza

Perchè hai deciso di percorrere la traccia di Summer Into Prealps? Cosa ti ha incuriosito di questa traccia?

Ho scoperto Into Prealps la prima volta con Koomot, poi mi sono iscritto alla newsletter e la traccia di Spring Into Prealps mi era sembrata perfetta per una fuga di un fine settimana.

Come ti sei organizzato per i pernottamenti?

Per i pernottamenti anche questa volta ho usato un’App per B&B con cui mi trovo molto bene. Ho prenotato ad Asiago, quindi arrivato a Roana sono uscito dalla traccia per riprenderla la mattina seguente.

Quali sono state le difficoltà che hai dovuto affrontare e che non ti aspettavi?

Nel tratto tra Roana e Canove (Val d’Assa) pur con gomme da 2.25″, ho tagliato la gomma anteriore in discesa e su quelle pietre taglienti la posteriore in salita perché slittava continuamente.
La posteriore continuava a perdere aria ed ho dovuto fermarmi per sistemarla inserendo un vermicello per tubeless.

Spring Into Prealps

Cosa ti è piaciuto di più e cosa secondo te potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula di Spring Into Prealps?

I panorami sono la cosa più bella e gli sterrati dell’altipiano fantastici. Poi la parte finale è piena di sorprese.
Nell’ottica di giro gravel di più giorni fattibile per tutti io eviterei il pezzo tra Roana e Canove e il singletrack di Monte Caina che a mio parere sono molto tecnici e quindi non per tutti.
Il singletrack di Monte Caina l’ho fatto in sella, ma ho dato una gran picconata per terra, fortunatamente senza danni.

Raccontaci qualche situazione particolare o divertente che ti è capitata durante il percorso.

Mi ha colpito molto di non avere praticamente incontrato nessuno nella parte bassa del giro lungo i canali e il fiume Astico, sulle ciclabili e sui tornanti che salgono sull’Altopiano.

Anello Gravel bike in provincia di Vicenza

Pensi che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?

Credo molto nella formula eventi permanenti e gratuiti anche se a volte è difficile venirne a conoscenza, se non per caso. Poi se uno si trova bene fa un po’ di passaparola e altri ne vengono a conoscenza.
Appena possibile torno per fare il percorso del mondiale gravel e se rifarete qualcosa tipo la Bastarda del 1000 stavolta cercherò di non mancare.

Geppo e Giusy, da Piacenza per pedalare la traccia Summer Into Prealps

13 Ottobre 2022 by Roberto 4 Comments

Sono letteralmente partiti con le loro biciclette da Piacenza e hanno percorso la traccia Summer Into Prealps (400 km e 5900 d+) i due cicloviaggiatori Giuseppe Perotti e Giuseppina Veluti.
Una vera e propria avventura la loro che, malgrado qualche imprevisto meccanico, li ha lasciati soddisfatti e con la voglia di tornare a pedalare nella nostra provincia. Ecco il loro racconto.

Brevissima presentazione di chi siete, da quanto praticate il cicloturismo e come vivete la bicicletta.Siamo una coppia marito e moglie, Giuseppe Perotti (Geppo) e Giuseppina Veluti (Giusy), entrambi sulla cinquantina passata 🙂

Perchè avete deciso di percorrere la traccia di Summer Into Prealps partendo direttamente dalla vostra residenza?

Siamo viaggiatori zaino in spalla da sempre, viaggiando ci siamo resi conto che la parte più noiosa e stressante erano gli spostamenti quindi abbiamo unito le due passioni la bici e i viaggi e da 10 anni facciamo viaggi in bicicletta. Ovviamente viaggiamo nel periodo di ferie, massimo 20/30 giorni.
Abbiamo sempre viaggiato con delle MTB adattate ai cicloviaggi e da quest’anno abbiamo delle gravel Focus con le quali ci troviamo molto bene.
Erano anni che desideravamo pedalare Sull'Altipiano di Asiago ma non c’era mai stata l’occasione giusta. Quest’anno avevamo ci è capitata una settimana di ferie a settembre e cercando sul web ci siamo subito imbattuti nel percorso Summer Into Prealps; era proprio quello che stavamo cercando!


Quanti km avete percorso e quanto giorni avete impiegato per la traccia Summer IP e in totale?

Siamo partiti da Piacenza e in due tappe siamo arrivati a Vicenza dove abbiamo iniziato a pedalare sul percorso e lo abbiamo portato a temine in cinque giorni, pernottando in b&b o hotel.
Ecco le tappe:

Giorno 1
Vicenza - Colzè
Giorno 2
Colzè - Campese
Giorno 3
Campese - Gallio
Giorno 4
Gallio - Marostica
Giorno 5
Marostica - Vicenza

Anche il ritorno a Piacenza lo abbiamo fatto in due tappe.


Come eravate organizzati per i pernottamenti e per alimentarvi?

Per quanto riguarda l’alimentazione uno spuntino o una pasta a mezzogiorno, alla bisogna barrette e gel, ma a cena si salvi chi può 🙂 Siamo cultori del buon cibo e del buon vino quindi tutte le sere bottiglia! Abbiamo scoperto nostro malgrado che in queste zone il lunedì si mangia, è tutto chiuso!

Cosa vi è piaciuto di più e cosa secondo voi potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula di Summer Into Prealps?

La traccia è tutta stupenda. Noi volevamo proprio pedalare lo sterrato dell’Altopiano ma ci ha entusiasmato tutto, i Berici e soprattutto la Strada delle Malghe.
Torneremo sicuramente, ci hanno parlato bene del Grappa e della zona di Recoaro.
Per quanto riguarda le difficoltà ci era stato giustamente consigliato il bikepacking, noi però abbiamo viaggiato come sempre con borse laterali e abbiamo avuto qualche problemino, cioè la rottura di una borsa Ortlieb e del portapacchi, più tre forature (non abbiamo usato tubeless), ma siamo riusciti comunque a sistemare tutto.
Per le nostre capacità il giro è stato abbastanza duro con momenti durissimi 🙁
Ad esempio, appena fuori Enego c'è un tratto di asfalto durissimo con punte al 20%, poi si entra in una mulattiera sterrata scassatissima anche questa con pendenze del 20% dove abbiamo spinto le biciclette per circo 1 km. Non posso credere che lo fate in sella!
Per il resto, a parte qualche tratto molto impervio e con fondo molto sconnesso, la traccia l’abbiamo pedalata tutta.

Raccontateci qualche situazione particolare o divertente che vi è capitata durante il percorso.

Di divertente posso raccontare che una sera ci siamo lavati tutti i vestiti in un b&b e abbiamo steso i panni giardino. Purtroppo alla mattina è si è acceso l’impianto di irrigazione, un disastro...
Altra cosa divertente il primo giorno ci siamo fermati per la colazione in un bar ho messo il Garmin in tasca, quando sono uscito era in lingua Croata e mi ha cancellato tutti le impostazioni e tracce che avevo salvato !!!! Fortuna avevo caricato le tracce su smartphone 😉

Pensate che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?

Penso che questa formula libera delle tracce che mettete sia la cosa migliore per chi fa cicloturismo la si può pedalare quando e come si vuole. Ancora un ringraziamento per il vostro lavoro che valorizza il vostro stupendo territorio.

Matteo ci racconta la sua Spring Into Prealps

14 Agosto 2022 by Roberto Leave a Comment

Alcune settimane fa tre amici bellunesi ci hanno fatto l'onore di percorrere la traccia di Sping Into Prealps. Ecco le loro impressioni.

Percorso gravel a Vicenza

Raccontateci chi siete, come vivete il cicloturismo sportivo e perchè lo praticate. 

Sono Matteo, ho 30 anni e con i miei compagni di pedalata lavoro presso la più famosa delle occhialerie, Luxottica. Non ho mai praticato sport a livello agonistico ma adoro le due ruote, con o senza motore, e col tempo ho maturato una netta predilezione per il fuoristrada, non importa con quale mezzo, non importa con quale meta, quel che conta è la sensazione di libertà che solo un percorso sterrato riesce a darmi. Il bikepacking si sta rivelando la quintessenza di questo concetto.

Perchè avete deciso di percorrere la traccia di Spring Into Prealps? 

Ho avuto la fortuna di scoprire Into Prealps a marzo, quando con Voicu ho percorso la traccia Winter, ed ero certo non saremmo rimasti delusi nemmeno dal percorso Spring.

Spring Into Prealps

Cosa vi aspettavate da questo percorso? Le vostre aspettative sono state soddisfatte? 

Per scelta non studio troppo la traccia, mi limito a valutare se distanza e dislivello possono essere affrontati dalle mie gambette, cercavo un percorso da fare in due giorni, in zone relativamente fresche e vicino a casa (siamo della Valbelluna). 
Non avendo pianificato nulla, il rischio che qualcosa vada storto è limitato, abbiamo avuto alcuni momenti di “crisi” come la salita di Pedescala affrontata alle 14.00 sotto un sole cocente e con due dita d’acqua nella borraccia, o la salita a spinta verso Canove di Roana sulla mulattiera smossa, con le imprecazioni di Christian che riecheggiavano nella valle, ma fa parte del gioco! Cercavamo un concentrato di avventura e l’abbiamo trovato, in un weekend abbiamo fatto di tutto, a due passi da casa!

Cosa vi è piaciuto di più e cosa secondo voi potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula del progetto Into Prealps? 

Sicuramente la variabilità è un punto forte della traccia, non ci si annoia mai, le discese dell’Altopiano sono sempre divertenti e al limite della mtb, le salite generalmente scorrevoli, ma alcune davvero toste e a tratti tecniche, i trasferimenti su asfalto e i punti di contatto con i paesini una salvezza quando si è stanchi e senza più acqua! 
Il livello di difficoltà è qualcosa di estremamente soggettivo, quel che per me è risultato essere impegnativo, per altri potrebbe essere una passeggiata oppure un inferno, di certo non credo sia un giro “cicloturistico”, i passaggi impegnativi non sono mancati, e va bene così!

Spring Into Prealps

Raccontateci qualche situazione particolare o divertente che vi è capitata durante il percorso. 

Come sempre, l’unico a cadere in un paio di occasioni sono stato io, nella discesa a spinta del sentiero al km 135 circa, mentre rassicuravo il gruppo sulla fattibilità della cosa, sono riuscito ad abbracciare il filo spinato a bordo sentiero, senza conseguenze per fortuna!
Ok il bikepacking, ma la prossima volta uno zainetto tascabile per portarsi due birre al bivacco non mancherà! È stato un errore da pivelli, e stavamo per farci 4km a con le infradito ai piedi per rimediare, fortunatamente un’automobilista ci ha informato che il locale che avevamo puntato aveva chiuso qualche ora prima!

Avete scelto di essere autonomi per il pernottamento, come mai questa decisione? 

Bivaccare dà la possibilità di non pianificare nulla: non conoscendo l’effettivo tempo di percorrenza della traccia né la nostra tenuta fisica, non c’è cosa migliore che viaggiare in completa autonomia, in un territorio come quello dell’Altopiano, trovo limitante costringermi ad arrivare entro un certo orario in un punto prestabilito, mettendo di fatto in pausa l’esperienza, che riprenderebbe solo la mattina successiva, alla ripartenza. Lo scotto da pagare è una bici di qualche kg più pesante, ma che fretta c’è?

Spring Into Prealps

Pensate che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?

Percorso gravel bike a Vicenza

Personalmente utilizzo Wikiloc per avere accesso a un serbatoio potenzialmente infinito di “eventi permanenti”, ma un contenitore del genere senza l’esperienza del tracciatore è inutile.
Viviamo in un territorio che offre talmente tante possibilità che senza le conoscenze dei local è un attimo aggiungere 1000 metri di dislivello a un giro, o trovare un sentiero interrotto, o perdersi paesaggi unici!
Spero che l’esempio di Into Prealps si diffonda il più possibile, è un modo eccellente e flessibile per far crescere il turismo in zone poco frequentate ma con un grande potenziale!

Parteciperete all'evento "La Bastarda del 1000" del 17-18 Settembre a Recoaro 1000 che vede come co-organizzatore Into Prealps bike adventure? 

Non lo so, la curiosità c’è e mi piacerebbe molto essere presente, ma ci vorrebbero 104 weekend all’anno! Deciderò all’ultimo di sicuro.

Ilaria e Paola, due bolognesi a Spring Into Prealps

30 Giugno 2022 by Roberto 5 Comments

Qualche settimana fa siamo stati contattati da Ilaria, aveva bisogno di informazioni sul percorso Spring Into Prealps.
Ilaria è Bolognese, ha percorso gli Appennini in lungo e in largo, ma voleva fare una nuova esperienza cicloturistica nella nostra provincia.

Ilaria e Paola a Spring Into Prealps

Ma scopriamo chi è Ilaria e qual'è la sua storia di cicloturista

Ho 42 anni, sono una guida ambientale escursionistica e pratico cicloturismo dal 1998, quando ancora in Italia era totalmente sconosciuto, ma con 2 amiche affrontavamo i viaggi più belli.
Da Bari a Reggio Calabria lungo la statale Ionica con la cartina e il mare, i viaggi in Croazia, in Francia, Germania e Danimarca. Da qualche anno mi sono appassionata alla mtb e ai viaggi in bikepacking in sterrato, tra carraie e single tracks. Ho percorso la Via degli Dei, l’Alta via dei Monti Liguri per mtb, l’Appennino ultra trail e l’Alta Via dei Parchi per mtb, spesso in solitaria, visto che è difficile trovare compagne di viaggio.
Da qualche tempo però viaggiare in compagnia è più semplice perchè c’è Paola, sempre in attesa di un mio messaggio che dice: "Dal... al... pedaliamo qui!". Ed entusiasticamente partecipa 🙂

Perchè avete deciso di percorrere la traccia di Spring Into Prealps?

Dopo un periodo in cui pedalavo poco, necessitavo di un percorso al di fuori dei miei soliti panorami e non particolarmente lungo o impegnativo come dislivello. Il mio pensiero è stato letto dallo smartphone, che mi ha proposto la traccia di Spring Into Prealps. Ho letto tutto il descrittivo, mi spaventavano gli 80 km giornalieri, ma con un minimo di allenamento e sfruttando tutte le ore di luce ce l'abbiamo fatta!

Cosa vi aspettavate da questo percorso?

Tutto quello che era stato descritto. Molto particolareggiato. Avremmo voluto un po' meno di asfalto, soprattutto il primo giorno.

Le vostre aspettative sono state soddisfatte?

Personalmente sono soddisfatta di avercela fatta, un bel percorso allenante. Dalle pozze di Pria poi è diventato tutto molto più bello.

Cosa vi è piaciuto di più e cosa secondo voi potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula?

La visita alla piazza di Marostica ci è mancata, il primo giorno poi faceva particolarmente caldo e in alcuni momenti se non ci fosse apparso un punto ristoro, sarebbe stata veramente difficile. Una sorpresa è stato il sentiero nel bosco dopo Lugo di Vicenza verso Creari e Palunghi che raggiunge Chiuppano: un single track divertente, sassoso, in discesa e anche da badarci bene! Dopo tanto asfalto ci ha fatto proprio divertire.
Dopo Chiuppano abbiamo preso il sentiero dell'Apparizione che davvero tra zone industriali assolate, croci e madonne ci ha provate. E meno male che  prima di prendere il sentiero per le pozze di Pria c'è una trattoria, dove abbiamo fatto incetta di gelati, coca cola e tè. Non siamo riuscite ad arrivare a Contrà Pria per pranzo, ma noi ci siamo anche fermate a fare foto, a riprenderci e a guardarci intorno e a parlare con la gente incontrata. A Pria comunque la bruschetta è stata mangiata e il bagno nelle pozze è stato fatto.
La salita tornantosa verso Rotzo ha notevolmente migliorato il panorama nonostante la calura. E il bar di Rotzo è stato fondamentale per una buona idratazione e per affrontare gli ultimi chilometri.
Alloggiando a Casa Zeleghe abbiamo seguito pedissequamente le traccia che ci porta per carraia ciottolosa smossa giù ai graffiti, ma la stanchezza in quel momento ha prevalso, e anche se solo 5 minuti a piedi per vederli sembravano troppi. Abbiamo quindi preferito affrontare la salita, pedalabile ma spacca gambe, con un terreno in cui i copertoni a volte non facevano presa. Salite a Roana eravamo sfinite, tanto da dover chiamare Roberto per una rassicurazione sul giusto percorso da prendere e sulla distanza ormai che ci mancava per arrivare a Casa Zeleghe.
Abbiamo affrontato questi ultimi chilometri con la voglia di arrivare al più presto. Eravamo partite alle 8 di mattina e siamo arrivate alle 19:30.

Il secondo giorno invece è partito da subito con "Che bello!". Era questo quello che volevamo. L'introduzione del primo giorno allo spettacolo che poi ci ha accolte ha ripagato di tutta la calura, a volte la noia e la fatica. Abetaie, malghe, panorami, pascoli, sterrati! tanta gente incontrata. Questo ci ha rispecchiate di più. Abbiamo pranzato con calma al Casello del Guardia con un gruppo di persone bellissime, ultra ottantenni ma giovani dentro! E poi abbiamo ripreso la traccia. I chilometri macinati ci hanno portato all'Agriturismo le Porte, dove una bibita e un gelato non sono mancati oltre a una spettacolare veduta sulla valle. Abbiamo fatto la foto di rito al Rubens Stube Fest e poi via alla conquista delle antenne del Monte Caina. E quando ormai sembrava tutta discesa ecco che come da descrittivo sono arrivate le salite spacca gambe a non farci annoiare.
E anche la discesa tornantosa abbiamo dovuto controllarla attentamente visto che al campo di tiro a volo si prende una bella strada secondaria che ti porta verso il sentiero delle cascate (che non abbiamo visto) e poi giù a Bassano del Grappa e al Ponte Vecchio, punto di arrivo dell'anello.
Partite al mattino alle 9 e arrivate alle 19 a Bassano. Gran bella esperienza tutta pedalabile.

Raccontateci qualche situazione particolare o divertente che vi è capitata durante il percorso.

Abbiamo parlato con persone decisamente stupite che da Bassano potessimo arrivare a risalire la Valle dell'Astico fino a Roana. Gli incontri quando viaggi in bikepacking sono sempre piacevoli e divertenti, soprattutto dopo una certa quota quando la gente inizia a salutarsi e a chiacchierare.

Pensate che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?

Personalmente inserirei una quota minima, ad esempio dai 5 euro, visto che comunque lo sbattimento per i sentieri e la traccia lo fate. Il sito è fatto bene e le informazioni sono immediate. E' comunque assolutamente un'ottima modalità per incentivare il cicloturismo.

I ragazzi di AMG ci raccontano la loro Winter Into Prealps

2 Febbraio 2022 by Roberto Leave a Comment

Qualche settimana fa, gli amici di AMG (Alta Marca Gravel) ci hanno onorato della loro presenza, percorrendo l’anello invernale Winter Into Prealps. Si sono presentati in dieci alla partenza che nel loro caso, per questione logistiche, è avvenuta da Bassano del Grappa.
Complice una bellissima giornata invernale, sono partiti alle 8 del mattino e hanno chiuso l’anello, che ricordiamo è di 190 km e 2000 D+, quando il sole iniziava a tramontare.

AMG Winter Into Prealps
Abbiamo quindi pensato di fare loro una piccola intervista per capire se la nostra idea di anello gravel cicloturistico, che sulla carta ci sembrava corretta, ha incontrato effettivamente i gusti di chi l’ha percorsa.
Ecco le domande che abbiamo fatto a Enrico De Gaspari, Vice Presidente dell'Alta Marca Gravel asd e le sue risposte.

Ci racconteresti Enrico chi è AMG, com’è nata, che tipo di attività propone e quali sono i principi che hanno portato a fondare la vostra associazione?

L’AMG asd è nata dal nostro Presidente Eddy Sartorato che è riuscito ad aggregare la voglia di molti di conoscere il territorio Veneto attraverso la bicicletta, in particolare su percorsi sterrati e su strade secondarie passando per i borghi più belli e adatti principalmente alle gravel. Il gruppo è cresciuto apprezzando molto le tracce di Eddy di Matteo Marcato e Paolo Pol, ognuno con il proprio stile che si accomunano con #amgstyle.
AMG per noi è anche convivialità e condivisione tra gli associati.

Come mai avete deciso di percorrere la traccia di Winter Into Prealps?

Secondo noi Into Prealps è un progetto che va supportato e divulgato e noi lo abbiamo fatto salendo in bici e percorrendolo a modo nostro: dall’alba al tramonto.

Cosa vi aspettavate da questo percorso? Le vostre aspettative sono state soddisfatte?

Percorrere 190 km in pieno inverno non è sempre facile, ma complice un sabato di Gennaio con un clima mite, abbiamo potuto apprezzare veramente i territori attraversati. Le aspettative sono state abbondantemente ripagate.

Cosa vi è piaciuto di più e cosa secondo voi potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula?

Ci siamo portati a casa degli scorci suggestivi tra i passaggi storici, poi quelli naturali con il cambio di panorami e visuali e la sorpresa del lago di Fimon. Apprezzati molto anche i saliscendi da Bassano a Marostica e ci siamo divertiti sulle discese tecniche su sterrato, perchè si addicono molto a quello che cerchiamo. Le altimetrie non sono mai severe e sono perfette per essere affrontate in pieno inverno.

Raccontaci qualche situazione particolare o divertente che vi è capitata durante il percorso.

Piacevole sorpresa, durante una sosta in un bar a Lumignano, il gestore molto cortese ci ha rifocillato con una birra e le sue uova sode, altro che barrette e gel!

Cosa pensate della formula abbracciata da Into Prealps cioè di “Evento permanente e gratuito” senza date stabilite?

Troviamo la formula del brevetto permanente molto accattivante e la condividiamo.

Questa estate pensate di tornare per magari percorrere gli anelli da 400 o 600 km?

Confermo che questa estate affronteremo l’anello da 400 km, vogliamo continuare a supportare il vostro progetto e abbiamo la curiosità di esplorare la provincia di Vicenza. E siamo certi che non ci deluderete.
Continuate così!!!
Complimenti e grazie a nome di: Marika, Giuliano, Enrico, Eddy, Stefano, Giorgio, Enrico P., Stefano R. Eros, Antonio. I 10 AMG che il 15 Gennaio hanno goduto del vostro primo Winter Into Prealps.

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