Qualche settimana fa siamo stati contattati da Ilaria, aveva bisogno di informazioni sul percorso Spring Into Prealps.
Ilaria è Bolognese, ha percorso gli Appennini in lungo e in largo, ma voleva fare una nuova esperienza cicloturistica nella nostra provincia.
Ma scopriamo chi è Ilaria e qual'è la sua storia di cicloturista
Ho 42 anni, sono una guida ambientale escursionistica e pratico cicloturismo dal 1998, quando ancora in Italia era totalmente sconosciuto, ma con 2 amiche affrontavamo i viaggi più belli.
Da Bari a Reggio Calabria lungo la statale Ionica con la cartina e il mare, i viaggi in Croazia, in Francia, Germania e Danimarca. Da qualche anno mi sono appassionata alla mtb e ai viaggi in bikepacking in sterrato, tra carraie e single tracks. Ho percorso la Via degli Dei, l’Alta via dei Monti Liguri per mtb, l’Appennino ultra trail e l’Alta Via dei Parchi per mtb, spesso in solitaria, visto che è difficile trovare compagne di viaggio.
Da qualche tempo però viaggiare in compagnia è più semplice perchè c’è Paola, sempre in attesa di un mio messaggio che dice: "Dal... al... pedaliamo qui!". Ed entusiasticamente partecipa 🙂
Perchè avete deciso di percorrere la traccia di Spring Into Prealps?
Dopo un periodo in cui pedalavo poco, necessitavo di un percorso al di fuori dei miei soliti panorami e non particolarmente lungo o impegnativo come dislivello. Il mio pensiero è stato letto dallo smartphone, che mi ha proposto la traccia di Spring Into Prealps. Ho letto tutto il descrittivo, mi spaventavano gli 80 km giornalieri, ma con un minimo di allenamento e sfruttando tutte le ore di luce ce l'abbiamo fatta!
Cosa vi aspettavate da questo percorso?
Tutto quello che era stato descritto. Molto particolareggiato. Avremmo voluto un po' meno di asfalto, soprattutto il primo giorno.
Le vostre aspettative sono state soddisfatte?
Personalmente sono soddisfatta di avercela fatta, un bel percorso allenante. Dalle pozze di Pria poi è diventato tutto molto più bello.
Cosa vi è piaciuto di più e cosa secondo voi potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula?
La visita alla piazza di Marostica ci è mancata, il primo giorno poi faceva particolarmente caldo e in alcuni momenti se non ci fosse apparso un punto ristoro, sarebbe stata veramente difficile. Una sorpresa è stato il sentiero nel bosco dopo Lugo di Vicenza verso Creari e Palunghi che raggiunge Chiuppano: un single track divertente, sassoso, in discesa e anche da badarci bene! Dopo tanto asfalto ci ha fatto proprio divertire.
Dopo Chiuppano abbiamo preso il sentiero dell'Apparizione che davvero tra zone industriali assolate, croci e madonne ci ha provate. E meno male che prima di prendere il sentiero per le pozze di Pria c'è una trattoria, dove abbiamo fatto incetta di gelati, coca cola e tè. Non siamo riuscite ad arrivare a Contrà Pria per pranzo, ma noi ci siamo anche fermate a fare foto, a riprenderci e a guardarci intorno e a parlare con la gente incontrata. A Pria comunque la bruschetta è stata mangiata e il bagno nelle pozze è stato fatto.
La salita tornantosa verso Rotzo ha notevolmente migliorato il panorama nonostante la calura. E il bar di Rotzo è stato fondamentale per una buona idratazione e per affrontare gli ultimi chilometri.
Alloggiando a Casa Zeleghe abbiamo seguito pedissequamente le traccia che ci porta per carraia ciottolosa smossa giù ai graffiti, ma la stanchezza in quel momento ha prevalso, e anche se solo 5 minuti a piedi per vederli sembravano troppi. Abbiamo quindi preferito affrontare la salita, pedalabile ma spacca gambe, con un terreno in cui i copertoni a volte non facevano presa. Salite a Roana eravamo sfinite, tanto da dover chiamare Roberto per una rassicurazione sul giusto percorso da prendere e sulla distanza ormai che ci mancava per arrivare a Casa Zeleghe.
Abbiamo affrontato questi ultimi chilometri con la voglia di arrivare al più presto. Eravamo partite alle 8 di mattina e siamo arrivate alle 19:30.
Il secondo giorno invece è partito da subito con "Che bello!". Era questo quello che volevamo. L'introduzione del primo giorno allo spettacolo che poi ci ha accolte ha ripagato di tutta la calura, a volte la noia e la fatica. Abetaie, malghe, panorami, pascoli, sterrati! tanta gente incontrata. Questo ci ha rispecchiate di più. Abbiamo pranzato con calma al Casello del Guardia con un gruppo di persone bellissime, ultra ottantenni ma giovani dentro! E poi abbiamo ripreso la traccia. I chilometri macinati ci hanno portato all'Agriturismo le Porte, dove una bibita e un gelato non sono mancati oltre a una spettacolare veduta sulla valle. Abbiamo fatto la foto di rito al Rubens Stube Fest e poi via alla conquista delle antenne del Monte Caina. E quando ormai sembrava tutta discesa ecco che come da descrittivo sono arrivate le salite spacca gambe a non farci annoiare.
E anche la discesa tornantosa abbiamo dovuto controllarla attentamente visto che al campo di tiro a volo si prende una bella strada secondaria che ti porta verso il sentiero delle cascate (che non abbiamo visto) e poi giù a Bassano del Grappa e al Ponte Vecchio, punto di arrivo dell'anello.
Partite al mattino alle 9 e arrivate alle 19 a Bassano. Gran bella esperienza tutta pedalabile.
Raccontateci qualche situazione particolare o divertente che vi è capitata durante il percorso.
Abbiamo parlato con persone decisamente stupite che da Bassano potessimo arrivare a risalire la Valle dell'Astico fino a Roana. Gli incontri quando viaggi in bikepacking sono sempre piacevoli e divertenti, soprattutto dopo una certa quota quando la gente inizia a salutarsi e a chiacchierare.
Pensate che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?
Personalmente inserirei una quota minima, ad esempio dai 5 euro, visto che comunque lo sbattimento per i sentieri e la traccia lo fate. Il sito è fatto bene e le informazioni sono immediate. E' comunque assolutamente un'ottima modalità per incentivare il cicloturismo.
Luca says
Bel resoconto. Ci sto pensando di farlo. Ormai visto la stagione estiva, esageratamente calda alle porte, ma non e detto, e meglio aspettare settembre forse.
Vorrei chiedere, dove consigliate di fermarsi alla sera per farlo nei 2 gg?
Grazie.
Roberto says
Ciao Luca. I primi 30 km sono in pianura, ma partendo presto la mattina il caldo può essere sopportabile. Prima di iniziare la salita si passa per località Pria, dove consigliamo di fare un tuffo nelle fresche acque del torrente Astico, pranzare e poi iniziare la salita verso l’Altopiano di Asiago. Una volta in quota, la temperatura sarà decisamente più fresca, come per tutto il giorno successivo.
A metà del percorso (circa 80 km) consigliamo di fermarsi per pernottare a Casa Zeleghe. La struttura trova proprio sulla ciclabile del trenino, che si prenderà il giorno successivo per riprendere il percorso. Propone vitto e alloggio a prezzi modici e noltre dispone di ricovero per le biciclette.
Per qualsiasi cosa contataci pure. Mi raccomando di farci sapere quando deciderai di percorrere Spring Into Prealps 😉
Tiberio says
A casa Zeleghe come han fatto loro, sei più o meno a metà giro.
Marco says
A maggio in bike pakinng ho percorso circa 1200 km in Bretagna , con un amico .
Il Vs. Percorso quanto misura ?
Marco M.
Roberto says
Buongiorno Marco, in questo caso sono 150 km, ma se cerchi in “Percorsi” sul sito troverai anche il Grand Tour Into Prealps, circa 600 km di meraviglie vicentine!