Qualche settimana fa Alvise ha seguito la traccia Spring Into Prealps, sentiamo dalla sua “voce” com’è andata.
Bene, Alvise, raccontaci chi sei e come sei arrivato alla bicicletta.
Mi chiamo Alvise e ho 28 anni, da qualche anno ho scoperto che la bici è un ottimo mezzo per scoprire posti nuovi ed esplorarli in modo diverso, anche vicino casa.
Perchè hai scelto proprio la gravel bike per i tuoi cicloviaggi?
Trovo la strada un luogo troppo pericoloso per chi va in bici mentre la mountain bike troppo lenta per esplorare territori vasti con uscite di pochi giorni. La bici gravel unisce i pregi (ma anche i difetti) di entrambe le tipologie di bici e per questo la preferisco.
Perchè hai deciso di percorrere la traccia di Spring Into Prealps? Da dove sei partito?
Con un caro amico abbiamo deciso di intraprendere questo percorso ritenendolo adeguato alle nostre capacità. Conoscendo già un po’ di altipiano dei sette comuni eravamo curiosi di scoprirne altri luoghi.
Quindi siamo partiti dalla stazione di Mestre con le nostre bici in direzione Bassano del Grappa, prevedendo di passare la notte ad Asiago, di poco fuori traccia, per poi riprenderla completando il giro così come era stato pensato.
Cosa ti aspettavi da questo percorso? Le tue aspettative sono state soddisfatte?
Avventura, paesaggi mozzafiato e quel tanto di fatica che ti fa godere maggiormente ristori e pause. E si può dire che abbiamo pienamente ottenuto il risultato!
Cosa ti è piaciuto di più e cosa secondo te potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula?
Ho apprezzato i meravigliosi luoghi dell’altopiano e soprattutto le due “scale” per raggiungerlo: da un lato la salita di Pedescala, dall’altro la discesa parallela al fiume Brenta; entrambe libere dal traffico che altrimenti avrebbe rovinato l’itinerario.
Segnalare la presenza di fontane lungo il percorso sarebbe di certo un migliorativo alla traccia!
Raccontaci qualche situazione particolare o divertente che ti è capitata durante il percorso.
Sicuramente l’inseguimento da parte di un cane agguerrito nel mezzo delle malghe dell’altipiano ci ha spronato a spingere più forte in quel momento.
Pensi che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?
Penso di si, mi sembrano percorsi adatti ad essere intrapresi da gruppi ristretti di persone appassionate ed avventurose.
Pensi che creare delle date prefissate (no eventi ma ritrovi dove si parte insieme), per alcuni dei percorsi di Into Prealps, possono essere una buona idea?
Per i percorsi più brevi secondo me potrebbe essere un’ottima idea, mentre per quelli più lunghi e difficili forse bisognerebbe distinguere i partecipanti anche per livello atletico.
Hai qualche suggerimento per migliorare la formula, il progetto o/e la traccia che hai seguito?
Mi piacerebbe che questi itinerari avessero maggior diffusione, magari tramite la rete dei vari meccanici e rivenditori di biciclette, noi personalmente lo abbiamo scoperto tramite social network. Per quanto riguarda la traccia è stata praticamente perfetta, eccezion fatta per un punto vicino alla cava prima di Cesuna.
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