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Into Prealps - Percorsi gravel bike sui Colli Berici, l'Altopiano di Asiago e le Piccole Dolomiti Vicentine

Bike Adventure

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Altri percorsi

Moreno ci racconta la sua Autumn Into Prealps

20 Novembre 2023 by Roberto 1 Comment

Era già da qualche settimana che tenevo d'occhio il meteo per fare un'ultimo giro in bikepacking approfittando di temperature ancora gradevoli, e la scorsa settimana abbiamo deciso che si poteva partire.

Di solito vado solo, ma questa volta mio nipote ha deciso di accompagnarmi e di avvicinarsi al mondo del cicloturismo. Avendo già fatto il percorso Spring e Summer Into Prealps (purtroppo non concluso) conoscevo già la zona e la bellezza dei luoghi attraversati, abbiamo deciso di partire e percorrere Autumn Into Prealps in 2 tappe:

  1. Vicenza - Valli del Pasubio 80 km 1200 dsl pernottando alla Locanda Belvedere
  2. Valli del Pasubio - Vicenza 62 km 1700 dsl

Le nostre bici erano una Monstercross e una MTB, entrambe con gomme da 29 x 2.25 e dotate di varie sacche.

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Primo giorno - Vicenza - Valli del Pasubio

Poco prima delle 10.30 siamo partiti dalla piazza di Vicenza con una giornata che sembrava promettere bene, cielo sereno e temperature tiepide che poi sono aumentate permettendoci di pedalare spesso in maniche corte pur essendo novembre.
La prima parte del giro è quasi tutta pianeggiante su argine dei fiumi con le montagne che si avvicinano sempre più, ma con un fondo che non permette di tenere velocità di crociera elevate, forse anche per colpa delle piogge cadute nei giorni precedenti.
Panorami che cambiano ci si infila in mezzo a boschi, al fianco di canali e poi si comincia a salire, prima su asfalto e dopo poco su belle ghiaiate che a tornati salgono sulla montagna tra alberi che stranamente sono ancora verdeggianti.
Dopo aver attraversato qualche piccola borgata la strada comincia a scendere ma il tramonto si avvicina e comincia a fare freschino… Arriviamo alla Locanda Belvedere che sta facendo buio infreddoliti ma contenti per la bella giornata.

Secondo giorno - Valli del Pasubio - Vicenza

Dopo un'ottima cena, una buona dormita e un'abbondante colazione la domenica mattina prima delle 9.30 siamo partiti verso Recoaro Terme. Il cielo e temperature oggi sono tipicamente autunnali e la strada parte subito in salita. Dopo un paio di tornanti ci cominciamo a scaldare e con la fine dell'asfalto anche il paesaggio diventa tipico di questa stagione con i suo colori caldi e le foglie a terra. Salite e discese si susseguono seguendo tratti dell'Ortogonale 1 attraverso piccole borgate, Recoaro Terme e tratti pianeggianti in mezzo ai boschi dove però con le bici cariche bisogna fare molta attenzione alle rocce nascoste dalle foglie e rese molto scivolose dall'umidità.
Poco dopo le 12 giunti in località Faedo (chiesa) decidiamo di ristorarci nella bruschetteria a fianco che si rivelerà ottima per servizio e cibo. Consumiamo il nostro pasto scambiando chiacchiere con gli altri clienti sempre curiosi su dove stiamo andando e ripartiamo verso la parte finale, la più bella con pascoli e colline che scemano verso la pianura con il sole che sì è ripreso tutto il cielo.
Ma ahimè convinti di essere quasi arrivati si presenta ancora una salita che fa' subito intuire la sua durezza (fondo cementato grezzo e tratturo nella parte finale) che ci riporta poco sopra a Vicenza. Seguiamo la traccia fino alla piazza da dove siamo partiti e ci concediamo una fetta di torta con cioccolato in tazza.

Un grazie a Roberto per aver tracciato questo e gli altri percorsi e sempre disponibile a dare info e consigli.

Moreno Conti

Alvise ci racconta il suo Spring Into Prealps

9 Maggio 2023 by Roberto Leave a Comment

Qualche settimana fa Alvise ha seguito la traccia Spring Into Prealps, sentiamo dalla sua “voce” com’è andata.

Bene, Alvise, raccontaci chi sei e come sei arrivato alla bicicletta.

Mi chiamo Alvise e ho 28 anni, da qualche anno ho scoperto che la bici è un ottimo mezzo per scoprire posti nuovi ed esplorarli in modo diverso, anche vicino casa.

Perchè hai scelto proprio la gravel bike per i tuoi cicloviaggi?

Trovo la strada un luogo troppo pericoloso per chi va in bici mentre la mountain bike troppo lenta per esplorare territori vasti con uscite di pochi giorni. La bici gravel unisce i pregi (ma anche i difetti) di entrambe le tipologie di bici e per questo la preferisco.

Perchè hai deciso di percorrere la traccia di Spring Into Prealps? Da dove sei partito?

Con un caro amico abbiamo deciso di intraprendere questo percorso ritenendolo adeguato alle nostre capacità. Conoscendo già un po’ di altipiano dei sette comuni eravamo curiosi di scoprirne altri luoghi.

Quindi siamo partiti dalla stazione di Mestre con le nostre bici in direzione Bassano del Grappa, prevedendo di passare la notte ad Asiago, di poco fuori traccia, per poi riprenderla completando il giro così come era stato pensato.

Cosa ti aspettavi da questo percorso? Le tue aspettative sono state soddisfatte?

Avventura, paesaggi mozzafiato e quel tanto di fatica che ti fa godere maggiormente ristori e pause. E si può dire che abbiamo pienamente ottenuto il risultato!

Cosa ti è piaciuto di più e cosa secondo te potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula?

Ho apprezzato i meravigliosi luoghi dell’altopiano e soprattutto le due “scale” per raggiungerlo: da un lato la salita di Pedescala, dall’altro la discesa parallela al fiume Brenta; entrambe libere dal traffico che altrimenti avrebbe rovinato l’itinerario.
Segnalare la presenza di fontane lungo il percorso sarebbe di certo un migliorativo alla traccia!

Raccontaci qualche situazione particolare o divertente che ti è capitata durante il percorso.

Sicuramente l’inseguimento da parte di un cane agguerrito nel mezzo delle malghe dell’altipiano ci ha spronato a spingere più forte in quel momento.

Pensi che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?

Penso di si, mi sembrano percorsi adatti ad essere intrapresi da gruppi ristretti di persone appassionate ed avventurose.

Pensi che creare delle date prefissate (no eventi ma ritrovi dove si parte insieme), per alcuni dei percorsi di Into Prealps, possono essere una buona idea?

Per i percorsi più brevi secondo me potrebbe essere un’ottima idea, mentre per quelli più lunghi e difficili forse bisognerebbe distinguere i partecipanti anche per livello atletico.

Hai qualche suggerimento per migliorare la formula, il progetto o/e la traccia che hai seguito?

Mi piacerebbe che questi itinerari avessero maggior diffusione, magari tramite la rete dei vari meccanici e rivenditori di biciclette, noi personalmente lo abbiamo scoperto tramite social network. Per quanto riguarda la traccia è stata praticamente perfetta, eccezion fatta per un punto vicino alla cava prima di Cesuna.

Autumn Into Prealps da chi lo ha “immaginato” e percorso

20 Ottobre 2022 by Roberto Leave a Comment

Disegnare un percorso che poi percorreranno anche altri appassionati non è sempre facile.
La traccia Autumn Into Prealps è già stato pubblicata, ma non sono ancora riuscito a provarla per intero. Finalmente trovo uno spazio tra i vari impegni e Venerdì dopo pranzo preparo le borse. Alle 15.30 riesco finalmente a partire. Questa volta oltre alla traccia completa proverò anche una nuova bici, la Omnia Pigafetta 500, gravel bike travel/adventure che ho contribuito a sviluppare insieme a E-biking service di Vicenza e Nordcruz. Fino ad ora con questa bici ho fatto meno di 100 km, sarà una bella sfida pedalarla per due giorni su questo percorso!
Percorso gravel bike Vicenza
La partenza della traccia è fissata come spesso accade nel centro storico di Vicenza. Si esce velocemente dalla città attraverso ciclabili che mi portano a pedalare sugli argini del fiume Tesina. Supero Quinto Vicentino, Bolzano Vicentino ed arrivo a Lupia (vicino a Sandrigo), dove inizio a percorrere l’argine sinistro del fiume Astico. L'ambiente qui è sempre piacevole e solitario, si pedala per molti km senza mai toccare l’asfalto, tra le tipiche boscaglie che sorgono a lato degli argini e passando a lato di stabilimenti dismessi dove un tempo si lavorava la ghiaia.
Arrivati all’altezza di Breganze si cambia lato del fiume e si inizia a correre su lunghi sterrati in ghiaia con qualche sali scendi, passaggi tecnici e qualche brevissimo portage per superare torrenti in secca, rocce e risalire i ripidi e brevissimi pendii.
Percorso gravel bike Vicenza
Arrivati a Lugo di Vicenza si inizia a salire sulle propaggini delle Bregonze su ampia e piacevole strada sterrata raggiungendo prima Chiuppano e poi Piovene Rocchette. Fino a qui il percorso è in buona parte tutto sterrato, metto le ruote su asfalto e proseguo verso Santorso, dove inizia la salita tra strade asfaltate e sterrati. Si raggiunge prima in località San Rocco e poi, dopo un tratto sterrato fatto di tornanti e salita sempre regolare e impegnativa, arrivo al Colletto Alto, posto tra il Monte Summano e il Monte Novegno. E' già buio e nla sagoma del ristorante abbandonato dopo l’incendio di alcuni anni fa non mi conforta. Mangio una barretta giusto per precauzione, monto la frontale su casco, metto l'antivento, accendo le luci e inizio a scendere per la veloce sterrata. Mi sento sicuro malgrado il buio, la bicicletta anche se pesante per via delle borse e del sacco a pelo invernale, risponde benissimo e le luci potentissime (anteriore da 1500 e frontale da 600 lumen) mi danno molta sicurezza.
Arrivo a Bosco di Tretto e inizio a salire verso Contrà Rossi che si trova proprio ai piedi del Monte Novegno ed è anche il punto più alto del percorso (circa 900 metri). Utilizzo la luce anteriore in modalità "posizione" che in salita mi permette comunque di vedere ed essere visto risparmiando la batteria.
Percorso gravel Vicenza
Inizio a scendere verso Santa Caterina, passando per qualche tratto sterrato che malgrado il buio non mi crea nessun problema ma anzi, mi diverte molto. Inizio ora la lunga discesa verso Valli del Pasubio alternando sterrati brevi e tratti su asfalto che passano per numerose piccole contrade.   Non fa freddo e tolgo frequentemente l'antivento che rimetto solo nelle lunghe discese.
A Valli del Pasubio mi concedo un caffè e riempio le borracce, fino a qui ho mangiato solo una barretta e sono quasi le 20. Inizio a risalire il fianco della montagna su asfalto, qualche macchina sale diretta probabilmente verso i piccoli abitati che attraverserò più tardi. Scapini, Zorletti, Santini, Grossi, sono i nomi che leggo su muri e tabelle, sono i nomi di chi ha dato l'avvio a quei piccoli nuclei di abitazioni e che ora sono i nomi di quelle  contrade. Nei due precedenti sopralluoghi effettuati per "costruire" la traccia, ho individuato il luogo dove bivaccherò, è la Chiesa di San Carlo, un piccolo edificio religioso posto in una radura a circa 600 metri di altitudine, tra le contrade Zorletti e Santini. Per arrivare all’edificio devo fare una deviazione al percorso di 7-800 metri e salire su una facile sterrata. Sono quasi le 21, mi posiziono sotto alla tettoia della chiesa e… iniziano a suonare le campane. Mi rendo conto allora che questo suono mi accompagnerà ogni ora per tutta la notte, ma ormai è troppo tardi per cambiare posto. Mangio un paio di paninetti vegetali che mi sono portato da casa, un po’ di cioccolato, gonfio il materassino e mi metto dentro il sacco a pelo. Fino a questo punto ho pedalato circa 80 km e 1500 d+.
La notte passa tra le campane che segnano ogni ora, i ricci delle castagne che cadono dagli alberi e gli uccelli notturni che lanciano il loro stridulo richiamo. Alle 6 del mattino le campane mi svegliano con un suono particolare, è la sveglia mattutina che segna l'inizio della giornata in montagna. Esco dal sacco a pelo, non fa per nulla freddo, il cielo è velato ma non sembra pioverà. Preparo le borse, accendo i fari e parto. Lungo il percorso incontro alcuni cacciatori sorpresi di trovare qualcuno in bicicletta in quei luoghi e a quell’ora. La traccia riprende salendo decisa su stretti e ripidi tornanti in asfalto con pendenze del 15-16%. Entro in una bella sterrata nel bosco che mi porta in località Busellati dove finalmente (prima era troppo buio per percepirli) riesco a vedere i colori autunnali delle foglie. Qui inizia anche la decisa discesa che mi porterà a Recoaro Terme, luogo predestinato per un’abbondante colazione. Il mio posto preferito quando vengo da queste parti è il Divine coffee e wine, dove mi divoro due brioche vegane e un cappuccino e ricarico le borracce d’acqua. Riparto alle 7.30 circa e inizio a salire verso Rovegliana raggiungendo il Passo della Camonda a 650 metri circa di altitudine.
Percorso gravel bike Vicenza
Inizia la strada del Passo Colombo, bellissima sterrata che è parte integrante dell’Ortogonale 1 e che mi accompagnerà fino a Monteviale, alle porte di Vicenza. Passo sotto il monte Civillina, il monte Varolo, supero il Passo Colombo e in breve giungo al Passo dello Zovo. Pausa caffè e riparto seguendo sempre la traccia dell’Ortogonale 1 che passa per contrada del Mucchione e altre piccole contrade che mi portano dopo un tratto di salita asfaltato abbastanza duro a Faedo, dove mi concedo un ulteriore caffè. Riprendo il percorso scendendo per la veloce sterrata dei Campipiani (o strada delle Valli) fino a Priabona e inizio a salire verso Montepulgo. Sono ancora sulla traccia dell’Ortogonale 1 e scendo ora a Contrada Carletti per prendere la veloce e divertente strada bianca che poi mi porterà, dopo qualche salita a Torreselle, dove pedalo sulla panoramica sterrata che porta a Gambugliano. Qui inizio l’ultima salita del percorso, prima su cemento e poi sterrato. Purtroppo la lunga siccità di questi mesi ha reso il fondo di questa strada militare molto dissestato e sono costretto a spingere la bici almeno in un paio di punti, dopo aver messo il piede a terra. Raggiungo finalmente la strada delle False o dei francesi. Anche questo è un tratto dell’Ortogonale 1 (siamo a Monteviale) ed è chiamata così perchè è stata costruita dalla truppe francesi nel 1916.
Mi aspettano ora le ultime discese sterrate e qualche sentiero tra i campi prima di iniziare a percorrere le strade e le ciclabili che mi porteranno in centro a Vicenza,. Sono le 12.00 e la fame comincia a farsi sentire dopo 60 km e altri 1500 di dislivello.
Mi sento un po’ stanco ma soddisfatto. Il percorso è più divertente di quanto mi aspettassi, i passaggi tecnici sono contenuti e comunque sono riuscito a farli sempre in sella in discesa, anche se carico. Solo per brevissimi tratti in salita sono sceso e sempre per via del terreno.
Mi sono reso conto di quanto sterrato ci sia, di quanti siano i tratti solitari e quanto siano belli e piacevoli, solo dopo averlo pedalato tutto quanto. Nei precedenti sopralluoghi pedalavo sulla traccia per 30-35 km alla volta, il resto della distanza percorsa faceva parte dell'avvicinamento e del rientro a casa oppure all'auto. Insomma un percorso che mi ha veramente soddisfatto e che nel suo complesso è senza dubbio molto bello e avventuroso. Io ho scelto di bivaccare in modo autonomo, ma sono molti i luoghi, dalla zona di Santorso, a Recoaro Terme, dov'è possibile alloggiare e passare quindi due giorni immersi nelle Prealpi Vicentine coperte dal loro manto autunnale.

Se desideri sapere di più sul percorso Autumn Into Prealps, vedere il video e scaricare la traccia gpx, clicca qui!

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