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Into Prealps - Percorsi gravel bike sui Colli Berici, l'Altopiano di Asiago e le Piccole Dolomiti Vicentine

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Quale gravel bike acquistare per iniziare?

4 Marzo 2022 by Roberto 4 Comments

Questo breve articolo non vuole essere in nessun modo esaustivo, anche perchè sarebbe praticamente impossibile, vuole piuttosto dare qualche spunto di riflessione e rispondere almeno in parte, ad una delle domande più gettonate tra chi si avvicina al mondo gravel e cioè: 

Quale gravel bike scegliere per iniziare?

Ovviamente, come già avrai capito, non c’è una sola risposta a questa domanda, e molto dipende dal budget che si ha a disposizione, ma anche dalle specifiche esigenze e aspettative di ognuno di noi. Cercheremo quindi di fare almeno un po’ di chiarezza, rispondendo a queste tre domande.

Come dovrebbe essere la gravel bike ideale?

Secondo i canoni attuali che leggiamo tra le righe in articoli e gruppi di discussione che parlano di gravel bike, la “vera gravel” ha innanzitutto un telaio in acciaio con geometrie comode, forcella in carbonio (ma anche acciaio), trasmissione monocorona e ruote performanti e leggere in alluminio con possibilità di montare gomme di dimensioni generose.

Simoncini Buran Gravel BikeSimoncini Telai

Com’è invece la gravel bike dei nostri sogni?

Spesso però la gravel sognata e agognata da molti appassionati, differisce molto dal tipo di bicicletta descritto sopra.

La “gravel perfetta” ha infatti un telaio in leggero carbonio molto reattivo e performante, con forcella anch’essa in carbonio praticamente aero, trasmissione monocorona elettronica con rapporti da mtb, ruote in carbonio ad alto profilo e possibilità di montare gomme molto importanti.

Rodeo Traildonkey 3.0Rodeo Europe

Quali caratteristiche dovrebbe avere invece una gravel bike per iniziare?

Partiamo dal presupposto che spesso chi inizia non ha un budget elevato, o che non vuole investire troppo denaro su una bicicletta che non sa bene se gli piacerà o meno.
Fino un paio di anni fa il budget necessario per acquistare una gravel entry level era di circa 1200-1400 euro ma oggi, per via dei vari problemi di reperibilità di materia prima, produzione e aumento dei costi di trasporto, ci vogliono almeno 1600-1800 euro.
Analizziamo ora i vari componenti di una bicicletta su questa fascia di prezzo, e vediamo quali caratteristiche dobbiamo ricercare in essa.

Sants Grv1 gravel bikeSants Bikes

Telaio

In questa fascia di prezzo spesso troviamo un telaio in alluminio, anche se qualche azienda propone su questa fascia biciclette con telaio in acciaio anche se di bassa qualità, quindi pesante.
Un telaio in alluminio, rispetto ad un carbonio o buon acciaio, è spesso più pesante, inoltre tende ad assorbire meno le asperità, ecco quindi che dovrebbe presentare altre due caratteristiche importanti (oltre chiaramente alla corretta misura) e cioè avere geometrie comode e poter contenere gomme generose.
Un telaio in alluminio con geometrie troppo corsaiole, non aiuta sicuramente ad affrontare asperità e lunghi percorsi, meglio quindi cercare biciclette dal “passo lungo” e la possibilità di montare gomme almeno da 45 mm, che aiutano ad assorbire meglio le sollecitazioni del terreno. La forcella deve essere in carbonio (o acciaio) per contenere il peso e perchè sono materieli che assorboino meglio le sollecitazioni che arrivano dalla ruota anteriore.

Trasmissione

Per quanto riguarda la trasmissione, nel mondo gravel, abbiamo due grandi correnti di pensiero, il monocorona e la doppia corona.
Sempre più spesso le gravel di questa categoria montano gruppi monocorona, questo per due motivi: richiesta per questo tipo di trasmissione da parte degli appassionati e motivi economici. Il monocorona infatti costa meno. Solo una corona, leva sinistra senza meccanismi di cambio e un solo cavo invece di due da far passare su manubrio e telaio.
In realtà non è detto che il monocorona “gravel” (42t e 11-42t) possa andare bene per tutti. La rapportatura di questi gruppi, rispetto ad un monocorona mtb, ha uno sviluppo metrico decisamente più ridotto, ed è più adatto ad un uso “tranquillo” del mezzo, fatto di sterrate, argini e qualche breve salita non oltre il 10-12%.
La doppia corona “gravel” invece (46-30t e 11-34) ha un range di utilizzo decisamente più ampio, con uno sviluppo metrico che consente di “respirare” anche in salite “cattive” e lunghe. E’ più macchinoso da usare, soprattutto se si viene dalla mtb e si è abituati già da anni al monocorona.

Freni

Meccanici o idraulici? Se non ci sono particolari esig

Ruote

Sono il punto dolente di questa categoria di biciclette (ma spesso anche di quelle superiori). Alcuni grandi marchi montano ruote “proprietarie”, cioè prodotte da loro con lo stesso marchio o altro marchio di proprietà. Queste ruote hanno spesso una qualità bassa e pesi che arrivano anche ai 2500 gr la coppia!
Ci sono comunque alcune eccezioni, soprattutto se parliamo di piccoli produttori che montano ruote di famosi marchi  after market (Fulcrum, Vision, Miche, ecc.) che, anche se di primo prezzo, garantiscono pesi e qualità migliori.

Gomme

Anche per le gomme ci troviamo in una situazione simile a quella che abbiamo visto per le ruote. Nelle entry level le gomme montate sono spesso molto pesanti, a volte hanno il cerchietto rigido e comunque non sono trasformabili in tubeless, quindi utilizzabili solo con camera d’aria.

Conclusione

Abbiamo visto che il mondo delle gravel bike è decisamente molto sfaccettato e variegato, trovare il mezzo giusto per le nostre esigenze, che spesso poi si trasformano nel tempo, è sempre molto difficile. Quasi certamente all’acquisto della bicicletta dobbiamo mettere in conto nel tempo altri investimenti, come l’acquisto di ruote più performanti, gomme di miglior qualità e trasformabili in tubeless e una sella adatta alla nostra conformazione fisica (argomento questo che tratteremo in un post a parte).

E tu, quale esperienza hai avuto quando hai acquistato la tua prima gravel bike? Vorresti condividerla con tutti noi?

Filed Under: Prodotti e consigli

Reader Interactions

Comments

  1. Eva Sassi Croce says

    4 Marzo 2022 at 20:19

    Grazie Freya non esiste “la vera gravel” e mi trovo anche molto lontana dalla “perfetta gravel ” che avete descritto, il carbonio è, dal mio punto di vista una cosa da competizioni, e la Gravel è un ibrido tra BDC, MTB e cicloturismo, per cui La Gravel è la Biciclietta completa e perfetta:) Scherzo, ma non troppo, la Gravel è anche una moda e in quanto tale si tende a generare delle categorie troppo strette dettate dal commercio. Quindi la bici Gravel ideale dipende dall’uso che una persona ne deve fare. Per me Gravel è la bici per viaggiare su terreni di diversi tipi, compresi quelli più impervi. Un’azienda che fa prodotti Grave eccezzionali e a costi ragionevoli c’è la italiana Cinelli. Io possiedo una HOBO Easy Travel, che ho pagato 1450,00, è fatta con i telai in acciaio Columbus, quindi di grande qualità, ed è nata per fare chilometri. Ha una tre corone, proprio per il suo spirito da cicloturimo. Inoltre a breve devo ritirare una Cinelli Zydaco, con telaio in acciaio, forcella in carbonio e una due corone. Un vero gioiello, con la quale farò viaggi in Bikepacking, quindi anche gite di breve durata e di maggiore difficoltà di terreni.

    Rispondi
    • Roberto says

      4 Marzo 2022 at 22:36

      Grazie del tuo contributo Eva. Alla fine con la Zydeco ti avvicinerai alla “gravel ideale” 😉

      Rispondi
  2. Luca says

    5 Marzo 2022 at 15:36

    Molto interessante l’articolo. Infatti come avete detto e difficile un’unica definizione di gravel, perché appunto dipende molto dalle aspettative e da quello che si vuole fare e come farlo.

    Rispondi
    • Roberto says

      7 Marzo 2022 at 11:12

      Grazie Luca. Com’è successo per la mtb, il gravel si sta piano piano specializzando, creando delle nicchie all’interno della grande categoria gravel.

      Rispondi

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